Preghiera per Cernobyl, una recensione di Laura Delantero.



Oggigiorno non posso pensare a nessun’altro libro che non sia “Preghiera per Cernobyl. Cronaca del futuro”; è davvero un libro da leggere.
Questo libro è un lavoro della giornalista e scrittrice bielorussa Svjtlana Aleksievic, pubblicato in Russia nel 1997.
I suoi libri sono famosi per dare voce a quelli che hanno sofferto la guerra, in particolare donne, soldati e civili. È importante evidenziare che l’8 ottobre 2015 è stata insignata del Premio Nobel per la letteratura. 

Questa storia, scritta come cronaca, racconta attraverso monologui, la storia di coloro che hanno vissuto in prima persona il disastro nucleare di Cernobyl, dai soldati agli agricultori. Ma questa guerra era diversa.
In queste pagine, Svjtlana ha descritto, in un modo pungente, toccante, i sentimenti, i pensieri e la vita della gente comune. Che cosa hanno sentito: paura, incertezza, dubbio, insicurezza e solitudine.
Raccontato in modo superbo, la scrittiche, ci fa vedere il meglio e il peggio dell´essere umano a situazioni straordinarie, como era la sua vita prima e dopo il disastro nucleare.
Preghiera per Cernobyl non solo mi ha avvicinato a una storia che non conoscevo, ma anche mi ha aiutato a capire cosa si prova quando il tuo nemico è invisibile.
Alla fine, questa è una storia di speranza e di superamento, che ti lascia una traccia indelebile e che va letta almeno una volta nella vita.

RECENCIONE LETTERARIA DI LAURA DELANTERO, ITALIANO B2.1

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